Digiuno intermittente: il segreto delle 3 Q per dimagrire e star bene

Sempre più persone si stanno avvicinando al digiuno intermittente, ma solo applicandolo nel modo giusto può fare davvero la differenza. La professoressa Annamaria Colao, endocrinologa, spiega perché seguire regole precise, tipo la famosa regola delle tre Q, può migliorare metabolismo, sonno e salute in generale.

Verdure

Quando, quanto e quali: la regola delle 3 Q

Secondo la dottoressa Colao, il digiuno funziona se si rispettano alcune regole fondamentali. Tra queste, la regola delle tre Q, che indica “Quando mangiare, Quanto e Quali cibi”.
Il “quando” riguarda la cronobiologia: alcuni alimenti, come i carboidrati, conviene mangiarli la mattina o a pranzo, evitando la sera perché di notte il corpo li trasforma in grasso. Il “quale” riguarda la tipologia di nutrienti. proteine, carboidrati, grassi, fibre, vitamine; da bilanciare secondo le proprie esigenze. Infine, il “quanto” indica la quantità, calibrata caso per caso. «Io personalmente faccio solo colazione e pranzo. Non siamo costruiti per grandi cene, il metabolismo non lo capisce e lo patisce», spiega la Colao, sottolineando che tutto va sempre adattato al proprio stile di vita.

Digiuno intermittente e altre strategie

Negli ultimi anni il digiuno è sempre più praticato, ma non è solo una moda: se fatto nel modo giusto, porta benefici reali su tutto l’organismo. «Influenza il ritmo del sonno, la fertilità, il tono dell’umore e lo stress. Protegge il cuore, riduce il grasso viscerale, previene il diabete, allontana i tumori e rafforza il sistema immunitario», spiega Colao. Anche sul cervello i vantaggi ci sono eccome: «Riduce l’infiammazione, migliora la lucidità e favorisce i processi di rigenerazione cellulare».
Il digiuno intermittente consiste nel mangiare solo in una fascia oraria, per esempio tra le 8 e le 18, saltando la cena. È probabilmente il metodo più efficace perché evita la digestione notturna e attiva la rigenerazione cellulare. Poi ci sono varianti come il protocollo 5:2, che prevede due giorni a settimana con forte restrizione calorica, oppure la dieta mima-digiuno, pensata per chi vuole stimolare la rigenerazione cellulare senza perdere peso. «Ogni protocollo ha i suoi vantaggi, ma va scelto in base al metabolismo e allo stile di vita», conclude la dottoressa Colao.

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