Come ogni anno sta per tornare il momento più temuto dai fumatori di tutta Italia. Accade spesso infatti che i prezzi delle sigarette vengano rivisti verso l’alto, con i pacchetti che diventano sempre più costosi. Un tema tutt’alto che irrilevante, considerando che sono circa 60mila i punti vendita sparsi in tutta la nazione. Non solo guadagni: il governo da tempo sostiene il proprio impegno a promuovere un quadro regolatori che miri anche a salute, invocazione ed economia. Si vuole insomma tutelare il benessere dei cittadini senza andare a danneggiare tutti coloro che trovano lavoro nell’industria del tabacco. Ma non solo.

Il contesto europeo
C’è da fare i conti infatti, per quanto riguarda il tabacco, anche con quelle che sono le dinamiche europee. E, in tal senso, si va verso una revisione delle accise dei prodotti del tabacco, come detto con l’obiettivo di coniugare crescita economica e salute pubblica. E allora attenzione alla manovra sul tavolo del governo italiano, che mira ad adeguarsi proprio alle imposizioni arrivate dall’Unione europea. E, di conseguenza, non fa che avvicinarsi un aumento dei prezzi delle sigarette. Ma quando accadrà e di quanto saliranno i pacchetti?

L’aumento
Stando a quelle che sono le politiche dell’Unione europea l’aumento delle accise potrebbe essere significativo, con un passaggio da circa 90 euro a 215 per ogni 1000 unità di sigarette. Se queste stime dovessero confermarsi vere, a partire da gennaio 2026 i pacchetti di sigarette potrebbero costare almeno un euro in più. In realtà, però, secondo altre stime l’aumento dovrebbe essere pari a 1,50 euro nel giro dei prossimi tre anni, con un aumento quindi graduale ma costante.